Il quotidiano 20.04.2013

Il quotidiano 20.04.2013 – Un fiore per fermare il bullismo

Il quotidiano 20.04.2013

 

Associazioni e territorio

Oggi e domani in città e nelle Marinate iniziativa di Telefono Azzurro

“Per fermare il bullismo ci vuole un fiore” Questo l’efficace slogan della campagna di sensibilizzazione promossa su scala Nazionale (2.300 le Piazze italiane interessate) dell’associazione Telefono Azzurro nelle giornate di oggi e domani.

Nel Vibonese anche quest’anno in prima linea a sostegno di questa meritoria campagna di lotta al bullismo C’è l’associazione no profit “L’isola che non c’è” guidata dalla presidente Titty Marzano.

Con i suoi volontari sarà presente oggi in città, dalle 9 alle 20, in Piazza Municipio e domani a Vibo Marina nella piazzetta nuova.

Il bullismo è un fenomeno molto odioso, più diffuso di quanto si sia portati a credere: “In Italia –  spiega la Marzano in sintonia con una nota di Telefono Azzurro – un adolescente su cinque è vittima di un bullo, nel mondo reale e in quello virtuale e vive, pertanto, in un continuo stato di paura. Avere quindici anni è un’esperienza straordinaria: scuola, computer, sport, corsi di musica, telefonino, amicizie, primo amore. Tutto è rapido e vissuto intensamente. Ma cosa succede se tutti questi ambiti si trasformano in luoghi di ansia e paura? Come si diceva in Italia per un ragazzo su cinque questo accade tutti i giorni”

Basta poco un vestito sbagliato, un po’ di timidezza, magari l’origine straniera per diventare vittima di un bullo. Quelli che dovrebbero essere i tuoi amici iniziano a deriderti. La scuola diventa una prigione e, come se questo non bastasse, il tutto viene amplificato nei social network. La vita privata di un ragazzo messo alla gogna, ogni momento di imbarazzo ingigantito all’estremo. Per la vittima non c’è un attimo di pace, che sia a scuola, nel pomeriggio, a casa attraverso pc e telefonino. A volte la paura e la solitudine sono schiaccianti. Conviene cambiare scuola, città? Conviene abbandonare la speranza? Questa la drammatica situazione in cui sprofonda chi finisce nel mirino di un qualsiasi bullo o bulletto. Proprio di per cercare di fermare il dilagare dai bullismo e della sua componente cyber, Telefono Azzurro dedica il mese di aprile alla sensibilizzazione alla prevenzione. “Conoscere il fenomeno bullismo e cyber bullismo è importante ma non basta – sottolinea Ernesto Caffo, neuropsichiatra infantile, docente dell’università di Modena e Reggio Emilia nonché presidente di SOS Telefono Azzurro Onlus – Innanzitutto bisogna comprendere appieno le conseguenze relazionali ed emotive sulle vittime, spesso nascoste dietro il silenzio. Ma è essenziale intervenire tempestivamente anche sui ‘bulli’ che apparentemente sono forti, ma possono nascondere grandi fragilità. Per combattere il fenomeno è indispensabile creare una rete capace di cogliere le prime difficoltà e offrire risposte adeguate alle singole situazioni. Per questo Telefono Azzurro collabora con genitori, insegnanti – promuovendo il dialogo scuola famiglia – e con il mondo della pediatria, che ha un osservatorio privilegiato sull’infanzia”.

Attivo da oltre 25 anni sul tema della protezione dell’infanzia e della adolescenza, Telefono Azzurro si pone come primo interlocutore per ragazzi, genitori e insegnanti in cerca di aiuto concreto e consigli. Tutto questo però richiede ingenti investimenti. In tale direzione si muove la campagna “Ci vuole un fiore” mirata alla lotta contro il bullismo. A fronte di una donazione, sarà possibile contribuire così al sostegno della linea d’ascolto 1 96 96 (linea gratuita per bambini, adolescenti e adulti) e della chat sul sito www.azzurro.it. Il contributo verrà ricambiato con un fiore