Il quotidiano 30.06.2013
Cena sociale dell’Isola che non c’è
Ha registrato una presenza ancora più cospicua di gente la seconda cena sociale organizzata dall’Associazione “L’isola che non c’è” Onlus presso la sua sede di via S. Domenico Savio, accanto alla clinica Villa dei Gerani. “Sull’isola che non c’è più tutto è possibile – questa la sorridente metafora della presidente Titti Marzano -. Sulla scia di questo pensiero si muovono i laboratori dell’associazione che vedono il coinvolgimento, nelle medesime attività e con i medesimi ritmi i soci sia normodotati che diversamente abili. Un’intensa laboriosità che costruisce rapporti familiari tra soci ed aiuta sia nella crescita personale che nell’integrazione sociale “.
Le attività sociali culminano con l’organizzazione periodica di iniziative ed eventi di vario tipo. Uno di questi è rappresentato, ogni mese, dalla cena sociale che l’associazione ha inteso aprire alla partecipazione dei cittadini della provincia, invitati a recarsi in sede con lo slogan “Vieni a vedere che c’è” su questa strana isola virtuale.
Anche in questa seconda cena, soci, parenti, ed amici hanno affollato i locali dell’associazione, messi a disposizione con apprezzabile sensibilità dall’amministrazione provinciale.
Se per l’evento del mese scorso si sono utilizzate le sale interne, letteralmente gremite, la cena sociale di giugno ha richiesto, per via della maggiore affluenza di pubblico, l’allestimento anche dell’ enorme terrazzo esterno. “Tra le nuove attività iniziate lo scorso mese -prosegue la Marzano – ci sono il corso di ballo gestito dalle socie Martyna Michalczewska, Ilenia Schiavone, Ilenia Distilo, e il corso di attività psicomotoria diretto dal socio Tony Fragalà, che hanno permesso oltre all’ esibizione canora del gruppo dei giovani soci normodotati e disabili, anche la loro successiva esibizione di danza. A riguardo davvero straordinaria è stata la performance del socio non vedente Alfonso Brasca. Al termine dello spettacolo tutti hanno affollato la sala in cui era stato allestito il buffet, con numerose pietanze a base anche di piatti tipici locali. Dopo il buffet musica e balli, grazie al piano bar degli amici Mario Fortunato e Pino Fortuna, che hanno visto il coinvolgimento di tutti gli intervenuti.
“Le attività sociali dell’Isola che non c’è non si fermeranno qui – conclude la presidente – esse anzi verranno ulteriormente ampliate grazie anche al piccolo contributo offerto dai partecipanti alle cene sociali. Il nuovo evento è fissato al 26 luglio con novità e sorprese”