Il quotidiano 17.01.2015
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Un libro al mese.
La serata culturale animata dalla voce di Giacomo Battaglia.
Il volume di Fernando Nicotra presentato dall’Associazione “L’isola che non c’è”
L’uomo, il mortale ha paura. Del nulla, del niente, del vuoto. “Crisso”, il testo di Fernando Nicotra, è stato presentato con successo in occasione del tradizionale appuntamento “Un libro al mese”. Anche in questa circostanza l’associazione “L’isola che non c’è”, promotrice dell’evento, è stata ospitata dall’archivio di Stato dove si è tenuta la presentazione del libro dell’ex sindaco di Pizzo. “Crisso”, edito da Europa edizioni, descrive la vicenda dell’eroe mitologico, protagonista, insieme ai ben più noti Ulisse e Achille, della spedizione contro Troia, rea di aver sottratto Elena, consorte di Menelao e regina di Sparta.
In netto contrasto con Ulisse, si trova ad essere al centro di un inganno ordito per impossessarsi delle immense ricchezze di Priamo, sovrano della città.
Dopo 10 lunghi anni di guerra, con un esercito decimato e colpito dalla collera degli Dei per gli orrori commessi, vengono colpiti da tempeste condotti in coste lontane.
Il romanzo, come anticipato dallo scrittore, si sviluppa intorno a quanto riportato dal poema di Licofrone (IV secolo avanti Cristo) sulla fondazione della mitica città di Crissa (Angitola).
Non vi sarebbero, allo stato attuale, fonti o ritrovamenti che confermerebbero l’effettiva esistenza di una colonia magnogreca: “Nel dare corpo ed anima al re dei focesi – ha puntualizzato l’autore – ho voluto sottolineare il suo essere antieroe”. Crisso, infatti, non vince tutte le battaglie ma perde gli affetti, si confronta con un destino avverso e, nel risalire la china, riuscirà a riscattare se stesso e la propria gente.
Nel primo libro di quella che si annuncia una trilogia vincente, si fa riferimento al personaggio di Ulisse, pragmatico e calcolatore. Tratti che emergono negli stessi versi omerici, nei quali si evidenzia il carattere interessato dell’itacese: solo attraverso il viaggio, metafora di una metamorfosi interiore “Crisso prenderà contezza delle proprie capacità”.
Un volume che non può dissociarsi dal contesto territoriale nel quale è ambientato: Stromboli, sponde del fiume Angio e Golfo di Sant’Eufemia, intorno al X secolo a. C.. Uno spazio incontaminato dove, antecedentemente all’arrivo delle popolazioni italiche, non vi erano grandi insediamenti: “Non è fondamentale sapere se Crissa sia esistito o meno. Noi calabresi abbiamo il diritto e il dovere di riappropriarci dei nostri miti e della nostra storia. Dobbiamo essere orgogliosi del nostro passato”.
La serata animata dalla voce di Giacomo Battaglia (testimone dell’associazione) e dalla relazione di Fulvia Destito, è stata introdotta da Michele Misitano responsabile dell’Archivio.
Proseguire un’avventura in nome della cultura significa attendere risultati che potranno arrivare solo con il tempo: “Il testo – ha ripreso Misitano – per dare voce alla storia, fa parlare i protagonisti e punta ad un recupero delle proprie radici”.
Il Presidente dell’Associazione cittadina Titty Marzano nel ricordare gli 11 autori, la squadra della cultura, che saranno chiamati e confrontarsi nel corso del 2015, ha definito indispensabili di questi momenti aggreganti.
Un analoga programmazione verrà presentata per quanto riguarda il settore artistico con la presenza di musicisti ed esperti d’arte.