Un romanzo dallo sfondo fortemente sociale, Quando ritorno ti porto un fiore di America Liuzzo, racconta la grande storia, quella della guerra del ’15-’18.
Ma anche la piccola, quella raccontata dalle lettere dal fronte di un contadino calabrese, nonno dell’autrice, che della guerra non comprende la necessità.
Sente solo la mancanza della sua famiglia e delle piccole cose quotidiane.
E’ analfabeta, e le sue lettere alla famiglia sono scritte dai commilitoni. Le lettere, conservate dalla vedova prima, dalla figlia poi, vengono ritrovate e riscritte con mano amorevole da una pronipote ritornata dal Venezuela, dove la famiglia è emigrata.
America Liuzzo racconta la sofferenza della guerra ma anche dell’emigrazione. Non a tutti l’economia industriale ha portato vantaggi.
Il lettore dovrà fare i conti anche con queste pagine.
La presentazione di Quando ritorno ti porto un fiore
Una presentazione innovativa, quella alla quale abbiamo assistito oggi, perché l’autrice, “armata di chitarra”, ci ha riportato con i canti di guerra indietro nel tempo.
A presentare l’autrice Vincenzo Michele Misitano, direttore dell’Archivio di Stato, a dialogare con l’autrice Danila Tavella ed a curare le conclusioni Concetta Silvia Patrizia Marzano, la nostra presidente.
Un piccolo recital, realizzato dall’autrice e dalla sua accompagnatrice, ha concluso questa serata particolarissima.