Lettere meridiane, di Francesco Bevilacqua, un catalogo ragionato di libri sulla Calabria.
La Calabria, regione “più a sud del Sud” e i pregiudizi che la accompagnano, come scrive l’autore nella prima parte di questo libro.
Una Calabria malfamata per via del brigantaggio prima e della criminalità organizzata dopo. Ma anche terra di assistenzialismo, sprechi, arretratezza, sottosviluppo, malgoverno, omertà, indolenza, ignavia.
Due scuole di pensiero si affrontano da anni. Da un lato chi considera la Calabria una terra irredimibile, in cui tutto è ‘ndrangheta, malaffare, mala politica e quant’altro. Dall’altro chi considera la Calabria vittima di secoli di malgoverno e propugna, per reazione, una falsa retorica identitaria, rivendicando un autonomismo uguale e contrario a quello leghista.
Tra stereotipi e lamentazioni è difficile trovare il bandolo della matassa. Ci prova Francesco Bevilacqua che, dopo anni di studi e di esplorazioni pedestri, ci offre in Lettere Meridiane una sua originale ipotesi interpretativa sulla Calabria e sui Calabresi e, nello stesso tempo, un catalogo ragionato di cento libri, tra narrativa, storia, geografia, scienze sociali, da leggere o consultare, per cercare di capire davvero perché Calabria e Calabresi sono come sono, al di là di ogni stereotipo, di ogni luogo comune, di ogni (auto)rappresentazione mediatica.
La presentazione di Lettere Meridiane
L’introduzione al volume ed all’autore è a cura di Vincenzo Michele Misitano, Direttore dell’Archivio di Stato che ospita la serata. La presentazione è di Danila Tavella, giornalista e socia dell’associazione organizzatrice, le conclusioni alla presidente Concetta Silvia Patrizia Marzano.