Gazzetta del Sud 05.07.2016
5 luglio 2016Leggi la trascrizione
L’apertura a breve grazie all’impegno dell’associazione “L’isola che non c’è”.
L’amministrazione D’Agostino voleva vendere l’immobile.
Promessa mantenuta: a breve riaprirà la Biblioteca Comunale.
Parola del sindaco che, ieri mattina, è voluto andare di persona a verificare i lavori, “Stanno concludendo – ha spiegato – gli idraulici, ma la gran parte del lavoro è stata terminata. Noi crediamo che attraverso lo sviluppo della cultura si recuperi anche l’identità della città, cerchiamo per questo di risvegliare il senso dell’appartenenza, promuovendo iniziative e anche la biblioteca presto potrà tornare ad ospitare eventi, questo è il nostro intento”
Solo gli ultimi ritocchi, quindi, prima del grande” giorno “, per il quale si stanno preparando anche i volontari dell’associazione “L’isola che non c’è” presieduta da Titty Marzano che si sono occupati della manutenzione dell’immobile imbiancando le pareti e del suo giardino esterno.
Insomma, scattato il countdown ora non resterà altro che capire quale futuro che attende la Biblioteca. Perché è fatta di luci e ombre la sua storia, che si perde negli anni e nelle amministrazioni che si sono succedute.
Trasformata lentamente da punto di riferimento a simbolo di degrado. Per un mancato intervento al tetto, la situazione era degenerata. Forse per questo, la precedente amministrazione aveva pensato che era arrivata l’ora di chiuderla e venderla: inserito l’immobile nel pieno degli alienazioni al prezzo di 880 mila euro, era stato trasferito a tutto il patrimonio librario circa 30.000 unità e il sipario era stato calato. Pur nel rumore dei lucchetti che per protesta “L’isola che non c’è” aveva deciso di appendere ai cancelli.
Poi, le elezioni. Quindi, il cambio. Quello che oggi porta alla riapertura, per come deciso dalla giunta che l’11 dicembre scorso aveva deliberato l’atto di indirizzo.
Il prossimo passo quindi, sarà affidare la biblioteca, Perché un no l’amministrazione l’ha già inviato al CSV che aveva chiesto di poter aprire “La casa del volontariato della provincia”. a chi, quindi? In tanti ipotizzano i volontari che si sono battuti a difesa della biblioteca. Ma, naturalmente, sono solo voci.