Il cacciatore di meduse ci consente di immergerci, grazie alle capacità dell’autore, sia nei mari, che nei sentimenti e sensazioni del piccolo protagonista.
Le parole del nonno lo accompagneranno donandogli sicurezza in questo travagliato viaggio.
“Quando imparerai a nuotare, ogni mattino dovrai cacciare almeno una medusa con le mani, poggiarla dolcemente sulla sabbia e pregare Dio affinché dia pace e ogni bene a te, alla nostra famiglia, agli uomini con la nostra stessa pelle e al mondo intero”
Ma anche nel suo avvicinarsi al futuro.
“Vedrai che, un giorno, anche tu incontrerai la tua splendida principessina e vivrai con lei, felice e contento, in un magnifico castello incantato, in cui si avvereranno tutti i suoi e i tuoi desideri!”
E con questa leggenda raccontata da nonno Jubba e con tanti sogni nel cuore il piccolo Tajil partirà.
Un viaggio dal villaggio d’appartenenza, con mamma Halima e un piccolo Pinocchio nella sua borsa.
Nel volume la descrizione delle varie vicissitudini di viaggio insieme ad altri migranti. Finalmente Tajil e Halima approdano a San Vito Lo Capo, in provincia di Trapani.
Una nuova vita tra una panchina sotto il cielo terso di Sicilia e un angolo di garage impregnato dell’acre odore di benzina.
Il piccolo cacciatore di meduse si districherà fra mille difficoltà in un viaggio attraverso posti sconosciuti e luoghi della memoria, a metà strada tra la cruda realtà quotidiana e il sogno di approdo a un’esistenza diversa.
La presentazione de Il cacciatore di Meduse
I saluti istituzionali sono stati affidati a Raimondo Bellantoni, vice sindaco della città che ha passato la parola alla giornalista Danila Tavella, socia e segretaria della nostra associazione, per la presentazione. Le conclusioni sono andate alla nostra presidente Concetta Silvia Patrizia Marzano.