Accanto alle canzoni e ai filmati, che rinfocolano il mito di Dalida, non stona un saggio romanzato sulla vita della diva canora dalle radici calabre, scritta proprio da una calabrese, a trent’anni esatti dalla sua morte, avvenuta il 3 maggio 1987.
L’opera è uno scavo nella persona, a volte indecifrabile, che fu Jolanda Gigliotti. Per farla rivivere e, dove necessario, specie nei riguardi dei più giovani, farla conoscere e apprezzare come artista innovativa e all’avanguardia. E’ un doveroso tributo a un’icona della musica che ha dato lustro alla Calabria, ma è soprattutto un ritratto di donna, anticonvenzionale e non stereotipato, visto “in chiaroscuro” e che può diventare oggetto di una profonda riflessione.