L’ arte del mare. Parghelia e il culto della Madonna di Porto Salvo XVI-XXI sec. è il nuovo volume curato da Francesco Campennì
Una raccolta di saggi in memoria del centenario dell’incoronazione della Madonna di Porto Salvo.
Attraverso il racconto della vita dell‘antica comunità di marinai ,che per secoli ha legato la sua economia e il suo sviluppo sociale al mare, con le sue opportunità e i suoi rischi, la storia di Parghelia.
Gli studi
Mentre le ricerche approfondiscono le diverse implicazioni (materiali, morali e culturali) che, questa economia commerciale e imprenditoriale, nel Settecento mette in moto, ne trae al tempo stesso nuova linfa e forma.
Nascono manifatture locali destinate al commercio internazionale, all’industria delle tonnare e le imprese protoindustriali sperimentate da esponenti della borghesia mercantile di Parghelia.
Poi le committenze artistiche e i bisogni dell’anima.
Quindi l’organizzazione del culto alla Vergine sotto il titolo di Porto Salvo come devozione forgiata sul mestiere o “arte” del mare.
La stessa costruzione di una identità paesana sul culto mariano marinaro, e la sua rifondazione dopo le catastrofi del secolo XX, sono le tappe di questa lunga storia, che il volume ripercorre.
Così ampi spazi agli squarci attraverso il patrimonio sacro custodito nel santuario di Parghelia e le altre fonti storiche presenti sul territorio.
L’economia del mare al centro di questa narrazione, affrontata in più percorsi e su più livelli discorsivi, si rivela in definitiva come un prodotto umano.
Sostanziato da intrecci complessi di rapporti tra luoghi e tra persone.
Da molteplici storie di vite proiettate su grandi distanze, che costituiscono esse stesse il suo fine ultimo, più che lo strumento del suo successo.
La presentazione de L’Arte del mare. Parghelia e il culto della Madonna di Portosalvo XVI-XXI
L’incontro, in cui i saluti istituzionali sono stati affidati all’assessore alla cultura Daniela Rotino Araneo e al direttore artistico di Vibo Capitale, Piero Muscari, è stato introdotto dalla nostra presidente e moderato da Roberto Maria Naso Naccari Carlizzi, ricercatore.
Il prof. Fulvio Librandi
A presentare il pregevole volume il prof. Fulvio Librandi, docente di Etnologia delle culture mediterranee dell’Università della Calabria.
Responsabile scientifico del Museo della ndrangheta, si occupa di antropologia della violenza e di antropologia del diritto, con riferimento specifico ai temi della corporeità nelle situazioni di margine.
Si interessa di problemi relativi alle dinamiche culturali in Calabria, in particolare delle logiche dei saperi trasmessi secondo modalità mitico-rituali.
Negli ultimi anni sta approfondendo i problemi connessi alla patrimonializzazione dei beni immateriali e alla presenza nell’immaginario giovanile di tratti culturali compatibili con le logiche ndranghetiste,
Al termine l’intervento del curatore, Francesco Campennì che ha svolto attività di supporto alla didattica presso la cattedra di Storia Moderna della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi della Calabria. È componente dell’Unità di ricerca locale dell’Università degli Studi della Basilicata.