Continuano gli incontri con gli artisti e Tonio Fortebraccio è un artista che stupisce.
Se gli si chiede di parlare di lui non gli si fa cosa gradita, schivo come è. Ma gli occhi, quelli si illuminano se gli si chiede di parlare dei suoi quadri.
Ha fatto l’infermiere per tanto tempo e non ha studiato per dipingere, dice.
Autodidatta, si diletta soprattutto con i dipinti estemporanei ed ora che è in pensione rappresenta con i suo bellissimi colori i borghi più nascosti, gli angoli più suggestivi.
Uno stile tutto suo, quello di Tonio Fortebraccio, che lo rende riconoscibilissimo in mezzo ad altri e i suoi colori non possono che ricordare i mezzogiorni del sud
Anche i tramonti trattengono la luce e tratteggiano ombre.
Chiese dagli svettanti campanili, paesaggi, splendide viste su spiagge. I colori compongono forme tra un “puntino” e l’altro che si rincorrono fitti sulle tele.
Grano rigoglioso accoglie le stradine che portano verso alberi o casette coloniche, vicoli strettissimi in cui protagoniste sono scalinate che portano in ogni dove.
E li, dove si vede il mare le sfumature diventano a migliaia e si confondono con i gialli del sole
Azzurri, verdi ed arancio, soprattutto l’arancio. Un colore che confonde tramonti e albe, che fa di ogni tramonto un’alba.
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