Un libro, Lungo il sentiero delle trasparenze di Felice Foresta, evocativo, che può essere sicuramente ascritto alle pubblicazioni delle così dette “costellazioni familiari.”
Una ricerca di fantasmi, le trasparenze, senza i quali non può esserci completezza, nodi che si sciolgono solo grazie a prese di coscienza.
Un libro fortemente autobiografico che muove la ricerca dal sud al nord. Simboli e segnali che si trasformano pian piano in storia perché nulla accade per caso e l’universo intero cospira con il protagonista perché possa trovare quanto cerca.
Tra prosa, poesie e lettere, paesaggi del sud, bagagli che portano al nord e richiami irresistibili alla terra madre.
Una storia intima, delicata, nella quale i personaggi al contempo fantastici e veri viaggiano tra i ricordi e le pieghe e le piaghe dell’anima.
«Ognuno di noi è l’addizione delle persone, dei luoghi, e delle suggestioni che ha la ventura di incrociare nella vita», e, nello stesso tempo, «Ognuno di noi (…) è anche l’addizione delle assenze che si è scelto o che ha subito.»
La presentazione di Lungo il sentiero delle trasparenze (il video qui)
La serata, dopo i saluti di rito delle autorità presenti, l’assessore alla Cultura, Daniela Rotino Araneo e. l’assessore alla Pubblica Istruzione, Rosamaria Santacaterina, inizia in musica.
La nostra presidente, Concetta Silvia Patrizia Marzano, introduce ospite e volume evidenziando che esso non contiene solo prosa ma anche versi. Questi sono i testi dell’ultimo cd del compianto Gianfranco Riccelli.
A presentare il libro e a leggere alcune delle bellissime poesie in esso contenute Rosa Alba Nardo e Rossella Giordano, rispettivamente presidente e segretaria dell’associazione Radici per il Futuro.
La professoressa Nardo che ha subito dettagliato i contenuti del libro a partire dal suo protagonista, un giovane avvocato che si propone di scrivere di se e dei suoi viaggi.
Viaggi e ricerche sollecitati da incontri che sembrano, ma non sono di certo, casuali.
Il viaggio interiore, che lo porta anche nella sua Calabria dai mari trasparenti e dalle montagne ricche di grotte ed eremi che custodiscono memorie di cristianità e il viaggio verso “l’ altro” il fantasma , la trasparenza.
Un viaggio in treno fino a Parma, per scoprire finalmente la vita che darà completezza alla sua «il treno per un altrove del mio io. Da quel treno non sono più sceso.»
Emozionanti la lettura dei versi da parte della professoressa Giordano.
Poi l’intervento di Felice Foresta nel quale racconta e si racconta. Il libro è un compendio di vissuto e scoperta di se «La nostra vita, in fondo, è un viaggio fra gli opposti. Tu stai al centro tra forma e sostanza, tra chi sta vicino e chi non c’è più, tra chi ti stringe le braccia e chi soltanto la gola del cuore. L’importante è non stancarsi di tenerle strette, la trasparenza e la materia, devi farle vivere insieme, regalargli lo stesso battito come un cordone ombelicale, declinarle come una parola sola.»