E poi viene il sole, è il romanzo di esordio di Francesca Saveria Chindamo. Giovane avvocato, mamma di due bimbi.
Scritto in un periodo buio della sua vita ha per protagonista uno psichiatra che “perde” il figlio all’età di tre anni e non lo ritroverà più. Una morte senza morte che lo porterà a desiderare il distacco con la vita e la solitudine.
All’interno del romanzo, scritto abilmente, il dissidio di un uomo sempre alla ricerca. Una vita realizzata al nord che si realizzerà nuovamente al ritorno al sud.
Personaggi descritti con dovizia di particolari, paesaggi in cui luci ed ombre si mescolano, e un dolore lento, sottile, a volte impercettibile ma continuo.
Una corrispondenza salvifica ed una fede ritrovata, temi fondamentali.
La presentazione di E poi viene il sole (il video qui)
A introdurre la serata è stata la nostra presidente, Concetta Silvia Patrizia Marzano, che ha dato qualche cenno sull’autrice e sul libro lasciando poi la parola all’avvocato Pasqualfabrizio Alessandro Francica Mayo, il quale ha immediatamente sottolineato che l’essere relatore in questa serata gli ha consentito di scoprire piacevolmente un genere di lettura a lui non usuale.
Ha quindi intrapreso un dialogo con l’autrice, Francesca Saveria Chindamo, per scoprire la genesi del romanzo.
L’autrice ha raccontato di un periodo non sereno successivo alla sua gravidanza nella quale ha sentito in modo molto forte la paura di poter perdere il figlio e di aver provato ad esorcizzarla mettendo i suoi pensieri su carta.
Anche la solitudine, richiesta dal protagonista per ripartire da sé, è stata una esigenza che ha fatto parte della sua vita per un lungo periodo.
I viaggi dal nord al sud, e viceversa, anch’essi fanno parte dei suoi trascorsi essendo di origine calabrese e trapiantata in seguito nel Lazio. Il bisogno del ritorno alla propria terra di origine e la solarità dei luoghi costituiscono il “carburante” per la ripresa. E poi viene il sole…