Lo storiografo dei disguidi è l’ultima fatica letteraria di Paolo Codazzi che lo vede ritornare al genere del racconto.
Quindici le storie contenute nel libro e sullo sfondo Firenze, la sua. Quella dei monumenti, dell’arte e della natura, quasi a compensare la miseria della natura umana e a ricordare che in essa esiste una componente divina.
Una visione sociale assurda, ma con tratti di realtà, narrata con lo stile di Codazzi, che ben conosciamo per aver già avuto in rassegna due dei suoi romanzi La farfalla asimmetrica e Il pittore di ex voto, ricco di metafore e fatti descritti con precisione e minuzie.
Un eroe insonne, l’elezione a suffragio universale di un pazzo, la transumanza delle biblioteche, le atrocità del mattatoio, i cani e i padroni, le lotterie, le scoperte durante il restauro, e molto altro ancora. Un legame con gli studi storici ed archeologici, passione dell’autore, che si riversano negli scritti.
Accadimenti che nella lettura si scoprono possibili in ogni angolo del nostro Paese: vizi e immoralità, maldicenza e arroganza, ipocrisia sociale.
Una fine non scontata per ogni storia, nella quale lo svolgimento si dirige sempre verso l’imprevedibilità.
Un’analisi della natura umana, della realtà multiforme e delle diverse verità generate dai punti di vista.
La presentazione de Lo storiografo dei disguidi (il video della presentazione a Vibo Valentia qui)
Introduce la serata la nostra presidente, Concetta Silvia Patrizia Marzano, la quale ha svelato che la nostra rassegna diverrà “itinerante”.
La presentazione di stasera sarà infatti replicata domattina presso l’Iis De Filippis – Prestia, con il coinvolgimento di docenti e studenti. Nel pomeriggio, in collaborazione con l’associazione Kairos, nella splendida cornice del Castello Murat a Pizzo Calabro (il video parziale qui).
Dopo una breve presentazione dell’autore, la parola è passata all’assessore alla cultura Daniela Rotino Araneo per i saluti di rito e quindi al giornalista Davide Mirabello per l’esame del volume e il dialogo con l’autore.