Ricordare Luigi Maria Lombardi Satriani è il titolo dell’incontro che si è svolto ieri, 30 maggio alle ore 19.00 a San Costantino di Briatico, al termine della celebrazione di Sua Eccellenza Attilio Nostro.
Un anno è già trascorso dalla dipartita del nostro indimenticabile presidente onorario e grazie al figlio Alfonso è stato possibile rivederlo e riascoltare la sua voce.
Un evento semplice che ha visto la presenza di tanti, tra parenti ed amici.
Non poteva che essere così. Non poteva esserci che una grande emozione: quella delle lacrime trattenute dal figlio Alfonso, quella degli astanti quando un video, partito nella penombra, ha mostrato le immagini del grande antropologo.
Brani dell’intervista rilasciata a Gianluca Martini nel febbraio 2021, nei quali la sua voce ci ha accompagnati nella sua “storia”: infanzia, vita, famiglia e affetti.
La lucidità del ricordo accompagna lo sguardo attento, l’emozione della voce gli affetti.
Il suo impegno tra il piacere dello studio e il dovere che sente, fortissimo, nei confronti degli zii, dai quali apprende l’amore per gli studi antropologici, con i quali cresce, che lo amano e che egli ama infinitamente.
Poi i suoi studi e le sue ricerche, condivise con il cugino Mariano Meligrana. Passioni comuni dalle quali nasceranno dei volumi importantissimi che rappresentano la chiave di lettura delle tradizioni popolari locali.
Quindi la poesia, sua compagna di viaggio dall’infanzia, nella quale trasfonde i suoi fortissimi sentimenti, la grande delicatezza della sua anima.
Infine il grande amore per suo figlio e lo stupore della nuova vita negli occhi di suo nipote, che porta il suo nome e in cui si proietta.
Ad ascoltare con gli occhi chiusi era lì, era ancora lì, il grande studioso, l’acuto osservatore, l’uomo ironico e sensibile.
Lo splendido lavoro di Officine Fotografiche ha accolto gli ospiti contornando di immagini, antiche eppur attuali, lo spazio di Feudo di Villa Anticaglia nel quale l’evento si è svolto. Quelle immagini che raccontano le tradizioni di cui egli scriveva.
Poi le poesie, le sue, dalle voci dei giovani componenti di Laboart.
Delicate, accarezzano il cuore, ma anche appassionate, nelle quali lo scorrere del tempo non sembra lasciare spazio all’avanzare dell’età. Ancora un tuffo al cuore…
Infine le note di Chopin, autore tra i preferiti del Professore, magistralmente eseguite da Maria Murmura Folino, che hanno contribuito a rendere unica la serata.
Un omaggio dovuto ad un Uomo che accompagnerà sempre la storia della “Sua Terra” e anche noi.