Un romanzo, Il ritratto dell’anima, che scava a fondo nei sentimenti.
La protagonista scopre ed affronta il suo inconscio per ripartire poi più forte. Una donna passionale che vive rapporti d’amore caratterizzati dalla sofferenza e l’insoddisfazione è la costante che la sovrasta.
Una donna che ama male o che si odia troppo, dilaniata tra riflessioni interiori e squilibrio.
Il luogo in cui vive, un paese del sud, non la aiuta. Ne Il ritratto dell’anima l’arretratezza della società distrugge l’armonia sociale ed umana.
Si innamora e vive un amore travolgente con un ragazzo più giovane di lei intrappolato a sua volta in una situazione complicata.
“E l’Anima? Si ritrovò spiazzata. Per quanto implorasse il sussidio della ragione per cercare di ristabilire l’ordine e richiamare tutti all’appello, i “cinque” non cedettero affatto. Era troppo tardi, erano già stati conquistati”La passione, però, per quanto travolgente, peggiora lo stato della protagonista e le contraddizioni, i dubbi, le ansie, le angosce, prevalgono sulla gioia e sull’appagamento. Arriva il collasso interiore.
“Ora continua a camminare, senza fermarti e senza perdere di vista la meta. E se coloro che ami non saranno al tuo fianco, non essere triste: vuol dire che essi si sono persi e dovranno ritrovare la strada. Tu però procedi imperterrita. Allora capirai di essere arrivata e ti fermerai.”
La presentazione de Il ritratto dell’anima
Prima presentazione per l’anno 2016 che ci vede nuovamente nella sala convegni dell’Archivio di Stato. Ad accompagnarci, anche stavolta, Vincenzo Michele Misitano direttore dell’Archivio.
Presenta il volume la giornalista Danila Tavella e conclude la presidente Concetta Silvia Patrizia Marzano