E’ una terra inquieta la Calabria e Vito Teti: un viaggio da raccontare, un volto nascosto tra le righe, un ritaglio di vita da incorniciare.
E’ un libro che è tanti libri insieme, e tutti servono a qualcosa.
Uno racconta di Calabria che crolla e frana; l’altro di uomini che cercano l’America, ma incontrano la storia.
Donne che ascoltano in sogno i consigli di san Giorgio per vincere ogni drago. Uomini che i santi li portano a spalla per sacralizzare la polvere e il mare che siamo, di giovani laureati che partono perché l’ultimo lavoro non pagato è un’umiliazione ormai intollerabile.
Ma anche di gente che resta, tentando di salvare rovine e pilastri di cemento che si alzano al cielo, per farne qualcosa che vive.
In questo vagare lo scrittore di “Maledetto sud” raccoglie ogni mollica, mentre l’antropologo de “Il senso dei luoghi” prova una teoria capace di dare forma al sussulto imprendibile della Calabria.
Così nasce una storia di linee che ricostruisce la necessità e l’ossessione per la mobilità di una regione contadina eternata dal tempo circolare dei greci, spezzata dalle catastrofi, che però sempre ritenta nuove circolarità per non mutare sguardo su di sé, infine la Calabria moderna, quella che naviga in linea retta verso un tempo migliore.
La presentazione di Terra inquieta
Eccoci tornati come ogni estate nella nostra sede per un nuovo e interessante appuntamento con autori e libri.
A introdurre la serata, Vincenzo Michele Misitano e al tavolo dei relatori il nostro sindaco Elio Costa.
A presentare il libro la nostra infaticabile socia Danila Tavella, giornalista, e a concludere l’incontro la nostra presidente Concetta Silvia Patrizia Marzano la quale da al pubblico le ultime novità. Da settembre i nostri eventi serviranno per rivitalizzare la Biblioteca Comunale.