Sono stati chiamati in mille modi: handicappati, disabili, diversamente abili, speciali e con tanti altri nomi, spesso decisamente poco rispettosi. Rosario Rito lo sa perché, a volte, a quei nomi doveva rispondere anche lui. Perché se esistesse una vera definizione di “normale”, lui potrebbe anche esserne fuori, ma dato che non esiste altra definizione che non sia “persona”, in effetti è incontestabilmente all’interno del tutto. Questo libro è in parte il racconto della sua storia, narrata da lui, in prima persona (appunto!), ma soprattutto un modo per conoscere un mondo che appartiene a pochi, un mondo senz’altro pieno di difficoltà, ma anche di persone meravigliose. Può darsi che, leggendo queste pagine, quel velo sottile che tiene la maggior parte della gente distante da certe problematiche possa sollevarsi e mostrarle per ciò che sono. Con coraggio, voglia di vivere, tanta forza ed un cervello pronto e scattante, l’autore ci conduce dolcemente nella propria realtà, condividendo con noi considerazioni su cui riflettere.