Calabria, “L’arte del mare. Parghelia e il culto della Madonna di Porto Salvo XVI-XXI sec.” a cura di Francesco Campennì.
A Vibo Valentia Capitale Italiana del Libro il terzo incontro con “Un libro al mese. Visti da vicino”, moderatore il neo direttore artistico Piero Muscari. La mattina seguente la conferenza stampa di presentazione dei prossimi appuntamenti calendarizzati fino alla fine di dicembre si è tenuta nella Sala del Consiglio Comunale. E’ intervenuto il Presidente FF della Regione Calabria, Nino Spirlì.
Terzo appuntamento per la rassegna letteraria “Un libro al mese. Visti da vicino” dell’Associazione no profit “L’Isola che non c’è” da quest’anno in collaborazione con l’Associazione Ipathia, inserita nel programma di Vibo Valentia Capitale Italiana del Libro. Ad introdurre l’evento la presidente Concetta Silvia Patrizia Marzano che ha dato la parola per i saluti di rito all’assessore alla cultura Daniela Rotino Araneo e, dopo breve presentazione, al direttore artistico dei molteplici eventi che si svolgeranno all’interno del periodo di nomina, Piero Muscari, il quale evidenziando l’importanza della nomina ha manifestato la necessità che questo periodo sia da volano per molteplici attività. Non a caso lo slogan scelto, che sarà riportato su tutti i documenti della manifestazione è “Una storia da vivere”, l’invito a scoprire la città ospitante.
E un pezzo di storia è quella che il prof. Fulvio Librandi, docente di Etnologia della Culture Mediterranee dell’Università della Calabria, presentato ed introdotto da Roberto Maria Naso Naccari Carlizzi, moderatore della serata, si è apprestato a narrare con letture antropologiche e sociologiche del saggi contenuti nello splendido volume edito da Gangemi e curato dal prof. Francesco Campennì ricercatore e professore aggregato di Storia moderna presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università della Calabria.
Gli autori dei saggi hanno spaziato dall’iconografia alla devozione in un prospetto geografico che va dalla Calabria alla Penisola Iberica. Citiamo Daniela Vinci, funzionario della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia è Responsabile dell’area funzionale III – Patrimonio Storico-artistico. Stefano De Mieri ha avviato una collaborazione con l’Università della Calabria, dove è stato prima docente a contratto di Storia dell’arte moderna, poi di Letteratura artistica e di Storia dell’arte fiamminga e olandese. Luciano Meligrana ha insegnato per un trentennio Lettere Italiane e Latine nei Licei. È autore di saggi sul Settecento e l’Ottocento calabrese e meridionale. È stato Presidente del Centro Studi Storici e Sociali di Parghelia ed è Presidente, dal 2004, del Centro Studi Galluppiani di Tropea. Oreste Sergi Pirrò docente a contratto di Museologia per l’Accademia delle Belle Arti di Catanzaro, vicedirettore del Museo Diocesano d’Arte Sacra di Catanzaro e componente dell’Ufficio Cultura e della Commissione Diocesana per l’Arte Sacra dell’Arcidiocesi Metropolitana di Catanzaro-Squillace. È autore di saggi sul patrimonio storico-artistico calabrese e curatore di cataloghi di mostre. Luigi Maria Lombardi Satriani professore ordinario di Etnologia all’Università “La Sapienza” di Roma, ha insegnato Storia delle tradizioni popolari e Antropologia culturale in altre università italiane e in università europee ed extraeuropee. Presidente dell’Associazione Italiana per le Scienze Etno-Antropologiche (AISEA e senatore della Repubblica nella XIII Legislatura. Tra i suoi scritti principali, Antropologia culturale e analisi della cultura subalterna, Il ponte di San Giacomo, De sanguine, Vaghe stelle dell’Orsa. Josè Luis Alonso Ponga professore di Antropologia e Estudios sobre la Tradición e direttore del Centro de Antropologia Aplicada alla Universidad de Valladolid. I suoi studi hanno spaziato dai riti e le tradizioni delle comunità agricole e pastorali di Castiglia y León ai rituali del Carnevale iberico, a quelli della Settimana Santa in Spagna e in America Latina. Matteo Enia laureato in Discipline Etno-Antropologiche presso l’Università “La Sapienza” di Roma e specializzato in Beni Demoetnoantropologici presso la stessa Università. Ha condotto studi, pubblicato articoli e lavorato alla schedatura di beni culturali. Vincenzo Calzona Dirigente-responsabile dell’Ufficio Tecnico Lavori Pubblici, Urbanistica, Ambiente, Beni culturali del Comune di Ricadi, direttore del Museo Civico di Ricadi, del Museo Parrocchiale e del Museo comunale della memoria di Parghelia, coordinatore della rete museale intercomunale RSZ, per cui ha progettato musei e mostre. È stato relatore a diversi convegni a tema museale.
Un volume pregiato, realizzato nella ricorrenza del primo centenario dell’incoronazione della Madonna di Porto Salvo, è arricchito da splendida documentazione fotografica.
Ha concluso l’evento il curatore evidenziando la “geometria storica” di cui il “viaggio lungo” ed il “porto salvo” sono i due poli di una linea retta rappresentata dall’ Arte del Mare.
Nella mattinata successiva, presso la Sala del Consiglio del Comune di Vibo Valentia si è tenuta la Conferenza Stampa di Presentazione delle attività che si svolgeranno nel trimestre dal 6 ottobre, proprio con il quarto evento di “Un libro al mese. Visti da vicino”, Italo di Oreste Kessel Pace presentato dal giornalista Maurizio Bonanno e dal curatore, professor Saverio Verduci, fino alla fine di dicembre. Alla presenza di tutti gli “attori” della progettazione, il direttore artistico Piero Muscari ha tracciato le linee principali che caratterizzeranno il progetto. Numerose le partecipazioni note annunciate, che sono state anticipate con collegamenti. L’intervento del sindaco, Maria Limardo, ha rimarcato la volontà di estendere il patto per la lettura ad altri comuni, alcuni dei quali oltre ad aver già dato adesione erano presenti, un progetto aperto che possa coinvolgere l’intero territorio regionale. Ulteriori interventi quelli del presidente del consiglio Rino Putrino e dell’assessore alla cultura Daniela Rotino Araneo. Il Presidente, facente funzioni, della Regione Calabria è intervenuto dando delle linee guida forti ed importanti: meritocrazia e non eredità di “diritti”, seguire la legge per approdare alla legalità, avvicinare alla cultura utilizzandola come strumento di integrazione ed aggregazione e non esclusione. Con questi presupposti forse qualcosa inizia a cambiare.