Un romanzo particolarissimo, quello di Roberto Maggi, Suites di fine anno, in cui la musica si fa largo tra spaziature tra parole e testi di brani rock sparsi tra le pagine. Nel titolo il duplice significato, suite-stanza/suite-brano, è una ambiguità armonizzata abilmente da Roberto Maggi, protagonista e voce “interiore”, che rende vivide le notti, con profondità.
E se quattro sono le serate, quattro luoghi in cui si svolgono le storie, quattro anche i movimenti della suite nei quali i ritmi variano rimanendo però correlati.
Mentre tutto è raccontato con dovizia di particolari, il lettore può a fantasticare sulla personalità dei personaggi tratteggiati superficialmente. Una superficialità voluta che, del resto, contraddistingue nella realtà le conoscenze negli incontri casuali. Nelle situazioni, tra il simpatico, il paradossale ed il melodrammatico, i movimenti si inseguono nel ritmo delle corse, in auto troppo affollate o nella libertà della guida di una moto.
Ogni riflessione viene accompagnata dalla musica, dal ricordo di un brano, di un testo mentre negli spazi accentuati tra le parole sono immerse le emozioni. A completare il romanzo, sicuramente insolito, un finale splendido e inaspettato.
La presentazione di Suites di fine anno (video qui)
Una serata all’insegna delle novità, quella dopo i saluti dell’assessore alla cultura, Daniela Rotino Araneo.
Nella sua introduzione la nostra presidente, Concetta Silvia Patrizia Marzano, ha presentato Roberto Maggi, affidando la presentazione del volume al M° Vittorino Naso.
Percussionista di fama internazionale e direttore del Conservatorio “Torrefranca”, per la prima volta si avvicina a presentare un romanzo.
Una presentazione completa e sintetica la sua ricca di curiosità che ha esposto all’autore.
L’autore, dal suo canto, ha raccontato la genesi del romanzo non sottraendosi a domande e curiosità.
Leggi su The Dailycases