Il quotidiano 16.12.2013
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L’iniziativa
Il Lions club di Vibo insieme ai ragazzi de “L’Isola che non c’è”
Il Lions club di Vibo consolida la sua tradizione che lo porta a guardare al sociale attraverso una partecipazione attiva. E’ quanto accaduto nell’incontro avuto con il gruppo de “L’Isola che non c’è”, associazione che da anni è impegnata nell’integrazione di disabili e normodotati. In particolare, si è trattato di una vera e propria gara nella quale si sono cimentate le signore Lions, trasformatesi in provette pasticcere, con i ragazzi dell’associazione nella non facile veste di giudici di una gara di dolci che le gentili socie e signore Lions hanno preparato per l’occasione. E’ stata una gara faticosa che ha reso laborioso il compito della giuria, chiamata a valutare sia il dolce più buono che quella esteticamente più bella. Bisogna riconoscerlo: per poter assolvere a tal gravoso onere, la giuria, composta esclusivamente dai ragazzi de “L’Isola che non c’è”, si è dovuta impegnare, con grande sacrificio nell’assaggio di tutti i dolci.
Al termine della competizione, la premiazione con l’assegnazione dei premi realizzati manualmente dagli stessi componenti la giuria. Al di là del gioco e della voglia di passare tutti insieme un pomeriggio all’insegna della compartecipazione, rimane la piacevole sensazione del reale sentimento che ha pervaso tutti i partecipanti alla manifestazione, che – tra i canti dei ragazzi, l’entusiaste ispezione delle torte e le rumorose votazioni – ha consentito di condividere realmente lo spirito di amicizia e di condivisione.
Ecco perché il presidente Marco Talarico ha assicurato che questo incontro con l’associazione non è stato un singolo momento, ma all’inizio di una più ampia collaborazione: “diretta al sociale, certamente – ha spiegato – ma soprattutto diretta a far sì che l’incontro con i ragazzi non si esaurisca nel singolo episodio, ma si consolidi nel tempo, già programmando un successivo momento aggregativo “.
Al termine della gara, un grazie di cuore il Lions vibonesi lo hanno rivolto a questi ragazzi anche con un piccolo simbolo donando all’associazione “L’isola che non c’è” del materiale didattico per sostenere le loro attività istruttive e ricreative e ricreative.