Il quotidiano 01.05.2016
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La Rassegna
Selim e Isabella sono i protagonisti dell’ultimo romanzo di Enrico Costa. Il docente accademico, ospite della rassegna “Un libro al mese: Visti da vicino” dell’associazione” L’isola che non c’è”, ha presentato la sua ultima fatica All’archivio di Stato.
Quello illustrato al pubblico è stato un libro concepito sotto forma scenica, commedia dell’arte e dramma buffo, un film di luci e colori con al centro il Mediterraneo.
Le tematiche e lo stile linguistico e letterario adoperati sono stati affrontati dopo i saluti del direttore dell’archivio Vincenzo Michele Misano. Il direttore ha espresso parole di ringraziamento per la continuità che ha caratterizzato il percorso. La la cultura, come evidenziato da Misitano, diviene nutrimento e mezzo per risolvere le problematiche sociali.
Un libro scritto con dovizia di particolari, sottolineerà il presidente dell’Isola, Concetta Silvia Patrizia Marzano, che racconta le vicissitudini amorose di un principe turco Selim e di una nobildonna italiana, Isabella: “uno specchiarsi e rispecchiarsi in un incrocio di storia e fatti”.
La serata moderata dal giornalista Maurizio Bonanno, ha messo in risalto le qualità del libro, definito “un monumento di circa 500 pagine dal ritmo incalzante, dove le storie si intrecciano su due piani paralleli”.
Contaminazione, parole e musica. Pochi tratti per descrivere “Selim e Isabella” e i continui cambi di scena tra la popolosa Napoli e l’emancipata Algeri, “fotografate” agli inizi dell’Ottocento: “un’opera che intreccia i due capolavori di Rossini – ha evidenziato Bonanno – dove la musica è concepita tecnicamente”.
L’incontro con l’autore, professore ordinario di urbanistica all’università mediterranea di Reggio Calabria, è proseguito tra domande e curiosità, ed ha svelato le fila della storia, in cui spunta una figura terza, quella del poeta, potente deus ex machina nonché personaggio onnisciente.
In un gioco di contaminazioni e di sperimentazioni, Costa ha evidenziato alcuni aspetti caratterizzanti l’opera, nella quale musica e architettura si incontrano.
Due discipline, settori, all’apparenza lontani ma in realtà molto simili, con un comune vocabolario.
Un po’ come l’animo tormentato dei protagonisti che con i loro caratteri classici, inseguono l’amore