Gazzetta del sud 17.02.2016
La struttura era chiusa per inagibilità.
L’amministrazione si era fatta carico della riqualificazione.
E’ ormai imminente la riapertura della biblioteca comunale, chiusa da circa un anno a causa del mancata adeguamento dell’edificio segnato da problemi strutturali.
In passato all’amministrazione D’Agostino per mancanza di fondi aveva deciso di mettere in vendita lo stabile che per anni ha rappresentato un punto di riferimento per la città. Un provvedimento questo, che aveva suscitato prese di posizione nette da parte dell’opinione pubblica e del mondo dell’associazionismo punto c’era stato anche chi come lo Slai-Cobas, aveva avuto il “sospetto di un preordinato piano di chiusura “.
“Una pagina troppo dolorosa-ha detto l’ex responsabile Menella Potenza -avevo l’idea che i nemici della biblioteca potessero essere i tarli e non gli amministratori comunali”.
Oggi questa pagina ormai un capitolo chiuso, infatti, grazie all’interessamento dell’attuale sindaco Elio Costa, la struttura tra poco più di 15 giorni riaprirà al pubblico. Un ruolo decisivo è stato giocato dall’Associazione “L’isola che non c’è”, presieduta da Titty Marzano, che dopo la chiusura ha inoltrato ricorso al Capo dello Stato, in seguito al quale l’allora ministro della cultura Dario Franceschini inviò sul posto un suo funzionario. Scongiurata la chiusura, l’amministrazione Costa ha provveduto a mettere in sicurezza l’edificio che in questi giorni, grazie i ragazzi disabili dell’associazione “L’isola che non c’è”, si sta imbiancando e ripulendo. Tra i volontari anche l’ex assessore provinciale Giuseppe Ceravolo che ha proposto di avviare con la riapertura La Primavera della cultura.