Secondo incontro per la sezione Ti racconto la … Storia
Un incontro condotto magistralmente dall’avv. Pino Scianò, giornalista e direttore di Radio Onda Verde.
Linea guida tre libri, Crudeltà, Berlino 1940 e Scrivere perchè?
Cosa accomuna coloro i quali commisero genocidi, cosa continua ad accadere e cosa si nasconde anche delle guerre e dei genocidi in corso.
I protagonisti della serata e il video di Ferocia
Giuseppe Vitaliano
Professore di storia e filosofia, Pino Vitaliano è autore di diversi romanzi, al centro dei quali è il suo territorio e insieme ad Ulderico Nisticò del saggio Molti secoli di Girifalco.
Scrive i suoi primi libri per una casa editrice del luogo, Montecovello: “I ricordi di un ulisside”, “Il paese dei pazzi”, “Radici”, “Tittivillus”. Poi per Scatole Parlanti “La puttana del diavolo”, con il quale è stato nostro ospite nel 2023 e di recente per Pace edizioni “Manicomio”.
Eclettico, pratica arti marziali ma non disdegna la sua veste di attore in rappresentazioni locali. Questa sera è in veste di commentatore del libro Crudeltà del prof. Luigi Lombardi Vallauri, di cui fu presentatore negli incontri a Vibo Valentia e a Briatico nel 2023 da cui parte la nostra riflessione.
Nadia Crucitti
Laureata in materie letterarie è insegnante, curatrice di antologie, membro di giurie letterarie.
Autrice di molteplici romanzi, tra cui il celeberrimo Casa Valpatri , pubblicato per Mondadori, di cui Carlo Sgorlon scrisse “Romanzo aperto alle novità, sensibile ai mutamenti sociali, in possesso di un’etica e un sentimento ancora intatti” e il non meno conosciuto Berlino 1940, cui segue, nella citazione dei più noti, Promettimi di essere libera, pubblicato per De Agostini con il quale è stata nostra ospite nel 2021.
Berlino 1940 – La Convocazione è un romanzo storicamente collocato nel periodo della seconda guerra mondiale (il padre dell’autrice ufficiale durante quel periodo fu fatto prigioniero dai nazisti e testimone di inaudite violenze. Fu medaglia d’onore nel 2011), con le sue crudeltà e le sue repressioni del diverso.
Il protagonista del romanzo, tratto da una storia vera, è un’attore con l’ambizione della regia, specchio di una nazione che preferì fingere, o se ne convinse, che gli accadimenti non contenessero gli orrori che ben conosciamo, mettendo a tacere la propria coscienza per essere al servizio del sistema criminale.
Harlan pagherà la sua scelta: il ministro Goebbels lo costringerà a girare Jud Suss, film antisemita per eccellenza, utilizzato come strumento di propaganda per la persecuzione degli ebrei, in pieno conflitto bellico. Harlan e gli attori furono processati per crimini contro l’umanità
Coloro che vissero la Ferocia
Lucilla Crosilla Nusdeo
Lucilla Crosilla Nusdeo, profuga istriana.
Fuggita nel 1943, ancora bambina, dall’Istria con la sua famiglia approda, dopo varie vicissitudini, in Calabria. E’ autrice di “Scrivere, perchè?”
Nel testo, autobiografico, si susseguono ricordi e racconti dell’autrice, Una vita intensa con tratti dolorosi comuni, ai molti esuli istriani, fiumani e dalmati colpiti dalle tragiche e abominevoli vicende. Poi scritti di Benedetto Crosilla, padre dell’autrice, che costituiscono una fonte importante per la comprensione storica di alcune situazioni drammatiche nel 1943 tra Canfanaro e Pola.
Alla fine del volume un documento importante: l’elenco di persone stilato da Benedetto Crosilla per ordine dei Tedeschi alle quali fu risparmiata la vita perché non schierate con i partigiani.
Bovannrith Tho Nguon
Il 17 aprile 1975, Bovannrith aveva solo 13 anni, i Khmer Rossi entrarono nella capitale cambogiana, Phnom Penh. Nel giro di poche ore dalla loro conquista costrinsero la popolazione a lasciare la capitale per il pericolo di bombardamento da parte degli americani.
La famiglia si sposta, non senza enormi difficoltà per strade bloccate, nel villaggio dei nonni, del giovanissimo Bovannrith, Set Bo che si trova a sud della capitale.
Qualche mese dopo il padre muore di fame insieme ad altri 4 membri della sua famiglia.
Bovannrith cambia nome in Tho. I nomi cambogiani, simbolo di estrazione famigliare, mettono a repentaglio la vita. Il nome originario, Oro splendente, diviene Vaso: nome umile che gli consente di salvarsi la vita.
Nel 1979, con l’arrivo dei soldati vietnamiti in Cambogia, fugge insieme a un gruppo di compagni di lavoro per raggiugere la Thailandia. Giuntovi fu trasferito in uno dei campi profughi sparsi lungo il confine Thailandese. Qui conosce la dottoressa Sandra Scrimali, per la quale fa l’interprete grazie alla conosceza dell’inglese, che lo aiuta a venire in Italia nel 1980.
Conosce don Severino Dianich che a quel tempo era parroco di Caprona, un paesino vicino a Pisa. Il destino comune li unisce: l’uno è profugo di Fiume, l’altro della Cambogia. Il sacerdote lo accoglie per circa undici anni aiutandolo sia umanamente che economicamente. Questo consente a Bovannrith Tho Nguon di divenire medico microbiologo.
Nel gennaio 2019 pubblica, insieme all’amico Diego Siragusa, per Jaca Book di Milano il libro Cercate l’Angkar – Il terrore dei Khmer Rossi raccontato da un sopravvissuto cambogiano che racconta la sua storia.